Ci sono passaggi nella vita di un Paese in cui si è di fronte a un bivio. Noi avevamo due scelte, ritirarci la prima, mentre la seconda era assumerci fino in fondo la responsabilità. Non è un tempo normale quello in cui viviamo e non siamo chiamati a scelte normali.
Il governo di servizio di Enrico Letta, a cui va a un sentito ringraziamento, è servito ad accompagnarci a un passaggio profondissimo Il Pd ha scelto, e ha scelto la svolta per il cambiamento per assumerci tutte le responsabilità che sono di fronte a noi. È la prima volta che il segretario del Pd svolge la funzione di guida del Paese, vuole dire non rinunciare, non far finta di nulla, siamo la più grande comunità del Paese e ci facciamo carico della responsabilità dell’Italia.
Don Milani diceva: ‘i tuoi problemi sono i miei, uscirne insieme è la politica, uscirne da soli è l’avarizia’, il contrario del ‘me ne frego’ del ventennio fascista. Ce ne facciamo carico (dei problemi; Ndr) con coraggio perché questa è la politica: mettiamo in campo ogni nostra forza ed energia per mettere in pratica il cambiamento.
Il discorso di insediamento di Napolitano è “un faro”, a Giorgio Napolitano va tutto il sostegno del Pd, ogni accusa a lui è un attacco alle istituzioni, di cui lui è cardine e noi ci opporremo a questa degenerazione, a questa violenza verbale che lei presidente ha vissuto sulla propria pelle. Noi non vogliamo rassegnarci, il nostro impegno sta nel dimostrare che si può fare, si può provare finalmente a cambiare le cose. Ci metteremo forza coraggio, umiltà, verità e consapevolezza. Vogliamo accendere la speranza, rimettendo al centro il lavoro, facendo crescere l’Italia, ridando ossigeno alle imprese, questa battaglia si fa soprattutto in Europa. Basta con l’europeismo di maniera, chi crede nell’Europa deve dire che l’Eruopa così non va più, rischia di far spegnere il sogno europeo, ha creato disastri sociali.
Siamo d’accordo a puntare sulla scuola per noi gli insegnanti sono il patrimonio e il Pd sarà impegnato sempre a mettere le scuole al centro del nostro impegno politico. C’è un’Italia fatta di associazionismo e terzo settore a cui chiediamo di darci una mano, perché la politica da sola non ce la fa, abbiamo bisogno di noi, di chi lotta le mafie. Io credo a una nuova alleanza tra politica e società. Infine, sulle riforme, dobbiamo dimostrare che siamo la legislatura che passa dalle parole ai fatti, siamo consapevoli delle difficoltà che abbiamo di fronte, ma noi ne abbiamo la forza, bello vedere la parità non annunciata ma fatta, un Consiglio dei ministri con 8 donne è uno straordinario passo avanti.
Giovanni Paolo II nella diciottesima giornata della pace ha detto ai giovani di non avere paura: noi del Pd non avremo paura, questa non è la sfida di uno solo, ma della più grande comunità di donne e uomini del Paese, e noi ci batteremo con ogni forza per creare un’Italia migliore, per questo annuncio con forza il voto favorevole del Pd.
FIDUCIA