La quarta pagina del Diario. Padova.

“Berlinguer e Padova. Avevo 5 anni il 7 giugno 1984, giorno dell’ultimo comizio in Piazza della Frutta. La morte di Enrico Berlinguer è parte della memoria collettiva del nostro Paese. Trascende generazioni, territori e persino appartenenze politiche. Cosa tutt’altro che scontata per un comunista, il capo dei comunisti italiani. Un uomo della Sinistra capace di parlare a tutto il Paese. Berlinguer è rimasto un simbolo della politica come servizio e missione. Un esempio di come l’interesse generale possa essere messo avanti a tutto. E un esempio di come la fermezza delle idee non sia mai in contraddizione con la disponibilità al dialogo costruttivo anche con chi la pensa diversamente.
Oggi più che mai questa lezione è attuale e ci può aiutare a capire il futuro.
A Padova mi accompagnano Piero, nostro consigliere regionale molto legato al suo territorio, e Flavio, oggi Europarlamentare del Pd che di questa città è stato sindaco per molti anni. Insieme andiamo ai cancelli della fonderia Anselmi. I capannoni sono vuoti, la produzione si è fermata e i lavoratori sono in presidio da settimane. Qui in Veneto c’è il pezzo produttivo più dinamico del Paese, ma la crisi si è sentita ugualmente. Ai cancelli incontro i lavoratori e percepisco tutta la loro ansia. Sono sessanta anni che la fonderia dà da vivere a molte famiglie. Mi fanno vedere con orgoglio i cinque forni, ora purtroppo spenti, e la qualità del loro lavoro. Se la produzione non riparte subito sono guai, si rischia di perdere le commesse che pure ci sono. La paura del futuro è tanta e questo dà forza ai messaggi di chi quella paura la cavalca. Non possiamo sottovalutarla. Altrimenti ne verremo travolti. Questi lavoratori chiedono protezione dai rischi di una globalizzazione senza regole che ha dato troppo a pochi e poco a troppi. Se noi democratici non riusciremo a garantirgliela, attraverso la costruzione di un nuovo modello di welfare inclusivo e solidale, finiranno per credere sempre più alle illusioni delle nuove destre.
Dopo una bella iniziativa pubblica a Padova, finiamo la giornata nella zona di Rovigo per condividere ancora le ragioni di un Pd diverso. Con me c’è anche Davide che, a notte fonda, mi riporta a Venezia, da dove domani si riparte”. Lo scrive Roberto Speranza su Facebook raccontando la tappa del suo viaggio per l’Italia effettuata ieri a Padova.