CANCELLIERI

Ok ministro ma no cittadini serie A e B Serve sistema penitenziario che affronti emergenze

“Noi non siamo indifferenti al disagio in cui vivono migliaia di detenuti. Condizioni spesso disumane non degne di un grande Paese. E’ anche per i detenuti e per le loro famiglie che abbiamo ritenuto necessario questo chiarimento alle Camere.
Ministro, comprendiamo quel sentimento di pieta’ umana che l’ha mossa nell’interessamento al caso di Giulia Ligresti che nulla a che vedere con il caso Ruby a cui pure qualcuno ha provato impropriamente a paragonare questa vicenda. Quello che abbiamo chiesto fin dall’inizio e’ di fare chiarezza sui reali motivi del suo intervento: perche’ se e’ vero che nessuna interferenza e’ stata esercitata dal guardasigilli su un magistrato e’ altrettanto vero che le sue parole pronunciate in quella telefonata del 17 luglio avevano lasciato molti dubbi e ci sono parse sinceramente inopportune, come Lei stessa oggi ha ammesso”.
Lo dice il capogruppo del Pd alla Camera, Roberto Speranza, nel corso del dibattito che segue l’informativa di Anna Maria Cancellieri.
Chiedendo di non parlare di “metodo Boffo” quando parlamento e opinione pubblica chiedono trasparenza, Speranza sottolinea che “era suo dovere – come ha fatto – venire qui ad argomentare le sue ragioni. Ora che il chiarimento c’e’ stato – aggiunge – impegniamo la politica a dare risposte concrete perche’ casi Ligresti, come quello Cucchi, ben piu’ grave e drammatico, e tanti altri, non si ripetano. Il messaggio che oggi deve uscire da qui e’ che la politica non e’ lo strumento che aiuta i potenti, che distingue cittadini di serie A e cittadini di serie B”.
Citando molti dati della Corte Europea dei diritti umani che condannano l’Italia, il presidente dei deputati democrat chiede di “costruire un sistema penitenziario capace di attivarsi automaticamente nei casi di emergenza a prescindere dalla sensibilita’ individuale di ciascuno di noi. I suoi numerosi interventi sono apprezzabili ma servono risposte di sistema. Usciamo da quest’aula con l’impegno di affrontare provvedimenti importanti in materia di giustizia che possano raccogliere il senso alto del messaggio del Presidente Napolitano (anche con una sessione parlamentare apposita dopo la legge di stabilita’)”