Le cose così non vanno, serve un’inversione radicale. Dobbiamo avere il coraggio di ricostruire una prospettiva e una visione che tenga insieme le varie riforme, combattendo la sfiducia e lo sfascio di chi non vuole cambiare davvero le cose. La politica può essere all’altezza di questa sfida: noi del Pd ci siamo fino in fondo e restiamo convinti che tutto il Parlamento saprà cogliere questa storica opportunità.
Il gruppo Pd è pronto alla sfida dei Mille giorni a partire dall’Europa. Perché le cose per noi non vanno. Abbiamo chiesto con la forza di questo governo e di questo Parlamento un’inversione radicale, perché se si continua così si assisterà ben presto alla rottura definitiva del rapporto tra cittadini e istituzioni. Reichlin ha parlato del Pd come partito della nazione: con questa responsabilità vogliamo portare a compimento questo percorso di riforme. Non si può più aspettare per riconoscere la nazionalità italiana a un bambino figlio di immigrati che nasce in Italia”.