Intervista a Reoubblica Firenze, di Massimo Vanni.
Battere la Toscana per «de-renzizzarla». È quello che farà questo fine settimana Roberto Speranza, coordinatore nazionale di “Articolo 1” e candidato alla Camera in 3 collegi plurinominali su 4.
Onorevole Speranza, che ci fa uno di Potenza in Toscana?
«La Toscana è una terra in cui la storia della sinistra ha sempre avuto un peso. E come coordinatore nazionale di Liberi e Uguali è giusto essere presente dove la nostra storia è stata più significativa».
Candidato però nella terra di Renzi, che agli elettori dice sempre che chi vota per la sinistra fa un regalo a Salvini.
«Il regalo a Salvini e Berlusconi in questi anni lo ha fatto chi ha imitato le sue politiche. Renzi dovrebbe guardarsi allo specchio e capire che ha inseguito le politiche della destra su lavoro, fisco, scuola e immigrazione. La destra l’aiuta chi la insegue».
La Toscana è soprattutto terra di sinistra di governo. Dentro Leu c’è anche una sinistra d’opposizione che dice no a scelte di fondo come l’aeroporto.
«Noi siamo nati per cambiare le vite delle persone, a partire da un impianto di valori che combatte le disuguaglianze e valorizza il lavoro. E per cambiare la vita delle persone bisogna sempre avere un’ambizione di governo».
E dunque?
«Aggiungo che per avere ambizioni di governo bisogna avere il coraggio anche di alcuni elementi di radicalità perché radicali sono i problemi delle persone. La mia opinione è che queste due anime debbano convivere. Oggi in una lista elettorale, domani in un grande soggetto politico. Come accade nel partito laburista inglese».
Non c’è il rischio di una separazione post-voto?
«Assolutamente no. LeU è l’embrione di una grande forza politica che può dare casa a milioni di cittadini italiani e toscani che non si sentono più a casa dentro il Pd di Renzi».
E lei cercherà di de-renzizzare la Toscana questo fine settimana.
«Venerdì sarò tutto il giorno a Firenze. Sabato a Pistoia, Empoli e Prato. Poi anche a Scandicci, Campi Bisenzio e Certaldo. Domenica ad Arezzo e Lucca».
Cosa intende dire agli elettori toscani?
«Che votando il Pd di Renzi si eleggono a Firenze Toccafondi e sulla costa Cosimo Ferri. Mi chiedo come un elettore di centrosinistra possa sentirsi rappresentato. Sono persone che hanno rappresentato negli anni la cultura politica di centrodestra e di destra. Nelle liste del Pd non c’è più Cuperlo ma ci sono loro. Probabilmente anticipando il disegno di un governo Berlusconi-Renzi. Ogni voto al Pd favorisce il Renzi-Berlusconi».
Proposte?
«Lo stop alla precarietà e la dignità del lavoro anzitutto. Che riguarda anche i ceti medi, giovani avvocati piccole imprese, commercianti, che hanno pagato il prezzo della crisi. Secondo punto, la sanità: dieci milioni di italiani non si curano come dovrebbero».
Domani Renzi sarà a Stazzema. E lei?
«Ho incontrato il sindaco di Stazzema. Leu era in piazza a Macerata e sarà in tutte le piazze d’Italia per affermare i valori dell’antifascismo, perché quanto accaduto a Macerata è spaventoso. Dispiace per chi non c’era».
Cioè il Pd.
«Stiamo parlando dei valori costituzionali della nostra democrazia. Noi ci saremo sempre».
Si è iscritto all’anagrafe antifascista?
«Il giorno prima di incontrare il sindaco di Stazzema».