Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del Titolo V della parte II della Costituzione
Signor Presidente, intervengo perché ritengo che sia fondamentale affermare tutta la volontà del Partito Democratico di andare avanti sul percorso delle riforme costituzionali. Vogliamo dirlo nel modo più convinto possibile: le riforme si fanno perché ne ha bisogno l’Italia.
Guardate, non le abbiamo mai fatte perché ne ha bisogno un leader politico o un altro, perché abbiamo bisogno di un’etichetta da attaccare da qualche parte. Delle riforme costituzionali ha bisogno l’Italia e noi andremo avanti con decisione su questo terreno.
Io penso che ha fatto bene il Partito Democratico, all’apertura di questo percorso, a chiedere la collaborazione delle altre forze politiche e voglio dirlo con forza: è stato un peccato che tanti pezzi della minoranza parlamentare avessero deciso di non partecipare e, invece, è stato un fatto positivo che un pezzo di quella minoranza (Forza Italia) avesse deciso di stare al tavolo.
Io voglio dirlo con franchezza: il confronto non è mai facile e dentro un dibattito così decisivo per il Paese come quello sulla riforma costituzionale è legittimo che ci siano opinioni diverse, tra i partiti e anche nei partiti. E queste opinioni diverse non vanno nascoste, ma vanno valorizzate e io penso che, pur nelle differenze, il confronto tra questa parte e Forza Italia poteva essere e ha potuto essere in qualche modo un fatto positivo e utile al nostro Paese.
Oggi siamo, però, di fronte ad un fatto nuovo, che non può essere in nessun modo sottovalutato. Presidente Brunetta, me lo chiedo con turbamento nelle ultime ore: cosa è cambiato dal 31 gennaio al 2 di febbraio ? Cosa è cambiato ? È cambiato solo un fatto, cioè l’elezione di una persona straordinaria, di grandissima qualità, come Sergio Mattarella a Presidente della Repubblica (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). E ho un sospetto legittimo, che in quest’Aula non posso nascondere; è un sospetto che attraversa tutti noi: ma Forza Italia in questi mesi è stata al tavolo delle riforme nell’interesse del Paese, o è stata al tavolo delle riforme pensando che ci fosse uno scambio riforme istituzionali – Presidente della Repubblica (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico) ?
Io voglio dirlo con la consapevolezza di chi lotta ogni giorno per cambiare questo Paese: per noi non c’è scambio possibile, per noi quello non era uno scambio accettabile. Lo abbiamo detto fin dall’inizio: disponibilissimi a ragionare nel merito sulle riforme, anche con fatica, ma impossibile immaginare che ci possa essere uno scambio.
Noi siamo orgogliosi della scelta che abbiamo fatto e siamo convinti che Sergio Mattarella sia la persona giusta per quella carica fondamentale per il nostro Paese.
Io non voglio aggiungere altro, se non una convinzione: non stappiamo nessuna bottiglia. Il fatto che la maggioranza delle riforme sia più debole, più stretta, non è un fatto positivo ma non ci sono poteri di veto. Noi andremo avanti, perché continueremo a seguire l’interesse del Paese e l’interesse del Paese è che queste riforme, dopo tanti anni, finalmente si facciano. Il Partito democratico sarà impegnato, con tutta la propria forza, per portare a compimento questo percorso di cui l’Italia ha bisogno (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).